Chiesa di San Luca - S. Maria di Ravanusa
La chiesetta dedicata all’Evangelista, già esistente nel 1734 (quando, dotata di due altari, è definita ‘assai miserabile’ e bisognevole di ripari a tetto e pavimento), ha oggi una doppia denominazione, dovuta forse all’accorpamento di due chiese vicine, come riscontrato per quella della SS. Trinità – S. Vincenzo, o allo sviluppo di una devozione più tarda al suo interno che supera quella originaria. Ospita attualmente tre altari, dotati di dipinti ad olio su tela, tutti già esistenti nel 1893: il San Luca che dipinge la Vergine col Bambino (attribuibile al palermitano Salvatore De Caro, prima metà del XIX secolo, in sostituzione dell’antico), già titolare della chiesa, ha ceduto l’altare principale ad una mediocre copia rivoltata della Madonna della seggiola raffaellesca (fine XIX secolo), mentre una più antica Madonna di Ravanusa incoronata dagli angeli (ignoto, fine XVIII – inizi del XIX secolo), riproduzione dell’immagine ad affresco venerata nell’omonimo Santuario catanese, è su una parete laterale; infine, sul secondo altare laterale, una Crocifissione con Dolenti (ignoto, fine XVIII – inizi del XIX secolo).
La festa si celebra ancora oggi il 21 novembre, memoria della Presentazione al Tempio. Recenti interventi di restauro hanno ripristinato parte della muratura e la copertura lignea.
A poca distanza dalla chiesa, forse come reminiscenza dell’altro luogo di culto, una piccola edicola con mostre in arenaria inquadra un bassorilievo che, rifacendosi alla tradizionale iconografia dell’evento, riproduce Ruggero Gran Conte nell’atto di rendere grazie alla Vergine, per l’epica vittoria conseguita contro i Saraceni proprio a Ravanusa. (G. Travagliato)