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Mappa del 1840 ca. con il complesso conventuale e l'assetto dell'attiguo orto, prima delle drastiche trasformazioni successive al 1866
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il chiostro del convento con gli affreschi nelle lunette, cancellati nel 1975
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le suore in servizio presso il nosocomio; alle loro spalle il colonnato del chiostro con gli affreschi cancellati nel 1975
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il chiostro dei primi decenni del '600, nell'attuale condizione
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una foto della seconda metà dell'800 con l'assetto del convento e dell'orto recinto ancora da alte mura (coll. Smriglio - Zingone)
Convento dei Frati Minori Riformati
Fondato nel 1610, venne ampliato nel 1845. Come quello dei Cappuccini, fu oggetto della confisca attuata dal Regno postunitario con le leggi che sopprimevano gli ordini e le corporazioni religiose (1866). Nel 1874, cacciati gli ultimi religiosi, vi s’impiantò l’Ospedale dedicato al SS. Salvatore, trasferendolo dall’originario ed angusto complesso situato nei pressi della Chiesa Madre e istituendolo come “civico ospedale” destinato anche al “ricovero dei trovatelli e delle gravide occulte”. L’antico orto fu messo all’asta con un bando pubblico, per affittarlo annualmente con un canone non inferiore a Lire 110,00. Esso, nello stesso bando viene descritto “con quattro vasche, due pozzi ed un ruscello con fonte, pergolati, alberi fruttiferi e infruttiferi”, ma, più ancora della descrizione letteraria è molto interessante l’illustrazione elaborata da Fra’ Vincenzo Bruno, intorno agli anni ’40 dell’Ottocento, relativa all’impianto urbano per il catasto borbonico, ed alcuni reperti fotografici che lo riproducono tra la fine del XIX e gli inizi del XX sec.
Una parte dell’orto, quella adiacente all’originaria strada Nazionale che approdava al paese dalla contrada Cicé, venne trasformata in “Pubblico Passeggio del Calvario” ovvero nell’attuale Villa Châlet.
Il chiostro del convento, ancora caratterizzato da un esile colonnato con sostegni monolitici e capitelli molto stilizzati in ordine composito, sorregge volte a crociera che presentavano affreschi del XVIII secolo con Santi francescani. Tale preziosa testimonianza, seppure in parte già deteriorata, è stata sciaguratamente obliterata nel 1975 dalla tinteggiatura in ducotone che veniva praticata per un’interpretazione fin troppo rigida delle norme che regolamentano gli ambienti sanitari. (A. Pettineo)
Convent of the Friars Minor Reformed
The convent was founded in 1610 and extended in 1845. As the one of the Capuchins, it was confiscated during the post-unitary reign with the laws that suppressed the orders and religious corporations (1866). In 1874, it became the seat of the hospital dedicated to the Holy Savior, which was moved from the original narrow complex located near the Mother Church. It was instituted as “civic hospital” also intended to «give shelter to orphans and occult pregnant women». The old vegetable garden was auctioned with a public announcement to rent it annually for a sum of not less than 110 lire. In the same announcement, the garden is described «with four basins, two wells and a brook with source, pergolas, fruit trees and unfruitful trees». Nevertheless, even more than the literary description, it is very interesting the drawing of the urban layout made by friar Vincenzo Bruno around the forties of the nineteenth century for the Bourbon land register, together with some photographs reproducing it between the end of XIX century and the early XX century.
A part of the vegetable garden, adjacent to the original state road that reached the town from the locality Cicè, was converted into “Pubblico Passeggio del Calvario” (Public Walk to Calvary), namely the present Villa Châlet.
The cloister of the convent, still characterized by slender columns with monolithic supports and very stylized capitals in a mixed order, supports cross vaults that once had frescoes of the XVIII century with Franciscan saints. They were already partly deteriorated and were unfortunately erased in 1975 by a water-based painting applied in order to rigidly follow the rules governing the healthcare environments.