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Mitya, uno dei due giganti nei locali del Museo
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biblioteca civica
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Kronos, uno dei due giganti presso Museo
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sala conferenze del Palacultura
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esposizione dei reperti archeologici della città
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pinacoteca allestita nei locali del Museo
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esposizione di vari elementi lapidei dalla città
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esposizione nella ex cappella del palazzo
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palazzo Mastrogiovanni Tasca, oggi Palacultura
Museo Civico “E. Ortolani”
Il 28 settembre 2010, dopo un accurato restauro (Arch. G. Greco, Ing. F. La Rosa), nell’antica dimora dei Mastrogiovanni Tasca s’inaugurava il Palazzo della Cultura, un museo polivalente che oggi ospita numerose testimonianze utili alla ricostruzione della storia civica. Le raccolte comprendono in larga parte gli oggetti sottratti alla dispersione e all’oblio dal cav. Egidio Ortolani Consentino (1889-1980) e dai suoi collaboratori che già costituivano il corpus della sua raccolta privata generosamente donata al Comune.
Al pianterreno e al piano nobile si trovano reperti archeologici riconducibili all’avvicendamento dei siculi, dei sicelioti, dei romani e dei bizantini, fino all’epoca medioevale, con relitti architettonici, suppellettili di ceramica, materiali fittili e frammenti epigrafici. Nell’ammezzato è stata dislocata la Biblioteca Comunale, già istituita nel 1875 e dedicata all’insigne linguista Antonino Pagliaro: il suo prezioso fondo antico è stato costituito dalla confluenza delle ‘librerie’ appartenute ai Conventi francescani della città, con incunaboli ed edizioni dal XVI al XIX sec. Negli stessi locali si trova anche una sezione dell’Archivio Storico Comunale che rappresenta un’impareggiabile fonte, non solo per la storia del centro, ma anche per quella del comprensorio.
Nei saloni del piano nobile, in un itinerario di visita che viene introdotto dai due Gesanti ottocenteschi (fantocci giganteschi che accompagnavano il simulacro della Madonna della Luce durante le rituali processioni del 7-8 settembre), oltre ad una sala convegni e a postazioni multimediali, si trova anche una ragguardevole pinacoteca, con tele provenienti dal convento dei PP. Cappuccini, tra le quali spicca una ‘Flagellazione di Cristo’ attribuita al fiammingo Matthias Stom.
All’ultimo livello si trovano i depositi museali, un laboratorio ed alcuni ambienti destinati all’esposizione permanente di strumenti ottocenteschi che testimoniano la straordinaria tradizione della locale Scuola Civica Musicale. (A. Pettineo)
Civic Museum “E. Ortolani”
On September 28, 2010, the Palace of Culture was inaugurated, after an accurate restoration (architect G. Greco, engineer F. La Rosa), in the ancient mansion of the Mastrogiovanni Tasca family. The multipurpose museum now houses useful evidence for the reconstruction of civic history. The collections include in large part the objects saved from dispersion and oblivion by cavaliere Egidio Ortolani Consentino (1889-1980) and his staff, which already formed the core of his private collection generously offered to the Municipality.
The ground floor and the piano nobile host archaeological finds attributable to Siculi, Siceliots, Romans, Byzantines, up to the Middle Ages, with architectural ruins, ceramics objects, clay artifacts, and epigraphic fragments. The Public Library was located in the mezzanine, already established in 1875 and named after the famous linguist Antonino Pagliaro. Its precious ancient collection was formed by the confluence of the books belonging to the Franciscan convents of the town, with incunabula and editions from the XVI to the XIX century. In the same premises, there is also a section of the Municipal Historical Archives, which represents an incomparable source not only for the history of Mistretta, but of the entire district.
In the halls of the piano nobile, in an itinerary introduced by the two nineteenth-century Gesanti (giant puppets that accompanied the statue of Our Lady of Light during the processions on 7-8 September), in addition to a conference room and multimedia workstations, there is also a remarkable art gallery, with paintings coming from the Capuchin convent, among which it stands out a Flagellation of Christ attributed to the Flemish Matthias Stom.
On the top floor, there are the museum deposits, a workshop, and rooms for the permanent exhibition of nineteenth-century instruments, evidence of the extraordinary tradition of the local Civic School of Music.