Chiesa di S. Maria del Rosario
La chiesa, già dedicata a S. Maria dell’Alto, fu affidata nel XV secolo ai Domenicani, che vi costruirono accanto un piccolo convento (luogo), abbandonato nel 1587 per insufficienti mezzi. Dopo una breve parentesi francescana, come testimonia un’acquasantiera marmorea datata 1616, subentrò nella gestione del complesso la confraternita del SS. Rosario, attiva ancora oggi, che fece realizzare il portale in pietra arenaria locale (1603, restaurato nel 1896) ed il campanile che affianca la sagrestia. La stessa confraternita mantenne le devozioni domenicane e commissionò pregevoli opere d’arte figurativa e decorativa, molte delle quali scomparse.
L’aspetto attuale risente di interventi effettuati tra XIX e XX secolo: la facciata non ha più l’altare esterno ed alcune finestre; all’interno, sono superstiti la statua lignea di S. Pietro Martire e il dipinto della Madonna dell’Alto con i SS. Vincenzo Ferreri e Filippo Neri nella sua cornice tardobarocca (ante 1750); sulla volta del presbiterio si trovano affreschi con i Misteri Gloriosi del palermitano Vincenzo De Caro (1810); sugli altari, statue di Noè Marullo (Addolorata e Sacro Cuore, inizi XX secolo) ed altre di moderna fattura. Dopo urgenti lavori di restauro, che hanno riportato alla luce brani di decorazione a fresco del XVIII secolo, la chiesa è stata riaperta al culto nel 2004. (G. Travagliato)
Church of S. Maria del Rosario
The church, formerly dedicated to S. Maria dell’Alto, was entrusted to the Dominicans in the fifteenth century. They also built a small convent nearby, abandoned in 1587 for lack of means. After a short Franciscan management, as proved by a marble stoup dating to 1616, the complex was run by the confraternity of SS. Rosario, still active today. They ordered the construction of the portal in local sandstone (1603, restored in 1896) and the bell tower flanking the sacristy. The same confraternity maintained the Dominican devotions and commissioned valuable works of figurative and decorative art, many of which now missing.
The current appearance is the result of works effected between the XIX and XX centuries. The façade no longer presents the external altar and some windows. Inside, the surviving works are the wooden statue of S. Pietro Martire and the painting of Madonna dell’Alto con i SS. Vincenzo Ferreri e Filippo Neri within its late Baroque frame (before 1750). On the vault of the chancel there are frescoes with Misteri Gloriosi by the Palermitan Vincenzo De Caro (1810); on the altars, statues by Noè Marullo (Addolorata and Sacro Cuore, early XX century) and others of modern workmanship. After urgent restoration work, which brought to light pieces of frescoes of the XVIII century, the church was reopened for worship in 2004.